Aggiornamento Bifenile Macis Noce Moscata
Aggiornamento Bifenile Macis Noce Moscata
Facciamo seguito alla news aziendale n° 01/11 per dare un aggiornamento in merito alla situazione inerente il bifenile.
Come già illustrato nella precedente comunicazione, intuendo immediatamente l’urgenza del caso e le drammatiche ricadute che lo stesso avrebbe potuto avere sul settore, la Webb James Srl ha finanziato di sua iniziativa una ricerca scientifica, nel tentativo di appurare l’origine del bifenile ritrovato in noce moscata e macis. Le prime conclusioni, allegate alla presente informativa, fanno ritenere con fondatezza che l’origine di tale sostanza possa avere un’origine endogena.
Il resoconto della ricerca è stato tempestivamente fornito all’Autorità Italiana grazie all’AIIPA, e reso inoltre disponibile, attraverso l’attività dell’ESA, anche ai delegati di alcune Nazioni estere interessate in prima persona dal problema, che sono riusciti a far inserire la tematica del bifenile all’ordine del giorno della Riunione dello “Standing Committee on the Food Chain and Animal Health”, in programma il 3 e 4 febbraio 2011 a Bruxelles.
Pensiamo di fare cosa gradita di rendere i nostri Clienti a conoscenza delle conclusioni della suddetta ricerca, inizialmente utilizzata unicamente per fini istituzionali.
Dalle prime informazioni ricevute dai Delegati Nazionali e dall’ESA in merito alla Riunione tenutasi pochi giorni fa, è risultato come la Commissione, anche tenendo conto delle evidenze scientifiche presentate dai Delegati, sia ben conscia della difficoltà reale venutasi a creare, in parte anche per l’inadeguatezza sempre più manifesta dell’impianto legislativo in materia di residui di fitofarmaci.
Da un lato, infatti, l’iter procedurale che ha visto a Dicembre l’approvazione del Draft SANCO n° 12828/2010 (Rev. 2) proseguirà inevitabilmente il suo corso. Dall’altro i limiti che entreranno in vigore saranno assolutamente inadeguati per noce moscata e macis. Inoltre è ferma convinzione di tutti come il bifenile, considerando le quantità presenti e l’assunzione presumibile con la dieta, non rappresenti alcun rischio per la salute umana (1).
Se la Commissione dovesse seguire la procedura prevista per la revisione di un LMR, sarebbero necessari tempi compresi fra uno e due anni – con il crearsi di una situazione paradossale. Onde evitare ciò, nel tentativo di risolvere almeno temporaneamente la vicenda, la Commissione ha deciso di seguire una via più rapida, comunque in linea con quanto previsto dalla vigente normativa pesticidi.
In pratica, come peraltro già comunicato dall’ESA mediante newsletter CL 09/11 del 7 Febbraio, il Governo Tedesco ha iniziato una procedura per la richiesta di limiti temporanei nazionali, avvalendosi di quanto previsto all’articolo 18, comma 4 del Regolamento (CE) N. 396/2005 per circostanze eccezionali. Il BVL Tedesco (The Federal Office of Consumer Protection and Food Safety) eseguirà una nuova valutazione del rischio sulla base dei dati forniti dall’Associazione Europea delle Spezie, che porterà alla definizione di limiti nazionali in circa sei settimane.
Tali limiti temporanei verranno notificati dalla Germania alla Commissione, e da questa a tutti gli Stati Membri, che dovrebbero mettere in pratica analoga procedura in tempi brevissimi avvalendosi dell’attività svolta dalla Germania. In tal modo lo scenario previsto dovrebbe portare alla definizione di un limite temporaneo di bifenile per noce moscata e macis, compatibilmente con la pubblicazione del Draft SANCO prevista probabilmente per maggio.
Resta forte la necessità, ben sentita dalla Commissione, di rivedere le procedure previste per la revisione di LMR in un’ottica di efficienza e massima rapidità. Allo stato attuale delle cose è infatti evidente la difficoltà di rispondere in tempi brevi agli svariati problemi riscontrati nei diversi settori merceologici coinvolti dal problema dei residui di fitofarmaci.
Alla luce di quanto comunicato, la Webb James Srl ritiene opportuno informare i propri Clienti in merito alla inevitabile presenza di bifenile nella noce moscata e macis commercializzati. Si richiede dunque a qualsiasi Cliente, in qualità di operatore alimentare professionale, di valutare l’opportunità nell’utilizzo di siffatti prodotti, tenendo conto che nessun rischio concreto sembra prefigurarsi per la salute del Consumatore.
Nel caso in cui non vi sia una presa di coscienza ed esplicita accettazione da parte del Cliente della situazione contingente, ogni contratto in atto sarà da ritenersi risolto per cause di forza maggiore, indipendenti dalla Ns. volontà.
(1) Ricordiamo che nell’opinione ragionata dell’EFSA “Modification of the existing MRLs for biphenyl in various commodities” dell’Ottobre 2010, al punto 2 si fa riferimento ad un intake giornaliero tollerabile di bifenile pari a 0,038 mg per chilogrammo di peso corporeo (WHO, 1999), cui corrisponde un valore di 2,66 mg per una persona dal peso di 70 Kg. Anche ammettendo che noce moscata e macis abbiano un contenuto di tale sostanza pari a 1 mg/Kg, dunque eccezionalmente elevato, una persona di 70 Kg potrebbe mangiare fino a 2,5 kg al giorno di noce moscata e macis pur rimanendo entro il limite di assunzione ritenuto accettabile per la salute.